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Reddito di cittadinanza addio: cosa fare per ricevere i 350 euro al mese del Supporto alla formazione e lavoro -  SFL

Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) ai blocchi di partenza. Dal 1° settembre apre la piattaforma per gli interessati a fare la domanda per il primo dei due strumenti che sostituisce il Reddito di cittadinanza, nell’ambito dello stop alla misura grillina voluto dal governo Meloni. Il secondo, a partire dal 2024, sarà l’Assegno di inclusione (Adi).
 

Come funziona il bonus da 350 euro che sostituisce il reddito di cittadinanza

Cos’è, come funziona, a chi spetta e come fare domanda per il Supporto per la formazione e il lavoro, il nuovo sussidio pensato per chi ha perso il reddito di cittadinanza ed è "occupabile".

L’ assegno da 350 euro dura al massimo 12 mesi

L’addio al reddito di cittadinanza, seppur annunciato per tempo, ha mandato nel panico moltissime famiglie italiane, creando non pochi problemi anche tra governo e comuni.  Secondo le stime dell'esecutivo entro il 2024 circa 436mila nuclei familiari non riceveranno più alcun sussidio perché "occupabili". I membri di queste famiglie, dunque, dovranno cercarsi un’occupazione ma nel frattempo potranno contare sul Supporto per la formazione e il lavoro. Cos’è? Si tratta di un beneficio economico da 350 euro, per massimo 12 mesi (non rinnovabile), erogato dall’Inps che verrà corrisposto a chi deciderà di partecipare obbligatoriamente a un programma di supporto e formazione lavoro. In particolare, verrà assegnato a chi avrà accesso a progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro. Ma come si fa a ottenere il sussidio?

Supporto per la formazione e il lavoro: requisiti

Il Supporto per la formazione e il lavoro è stato pensato per chi ha perso il reddito di cittadinanza e ha bisogno di tempo e formazione per trovare lavoro. Può essere richiesto solo da chi è occupabile, ossia da persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 6mila euro (non aventi i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione). Può essere utilizzato anche da componenti dei nuclei che percepiscono l’Assegno in particolari condizioni. Cosa molto importante: andrà di pari passo con la partecipazione obbligatoria ad attività di formazione, pena la decadenza.

Nelle misure del Supporto rientrano anche il servizio civile universale e i progetti utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il comune di residenza, compatibilmente con le altre attività del beneficiario. Vale la pena sottolineare che lo svolgimento di tali attività è a titolo gratuito, quindi non è assimilabile a una prestazione di lavoro subordinato o parasubordinato e non comporta comunque l'instaurazione di un rapporto di pubblico impiego con le amministrazioni pubbliche. Il bonus verrà erogato attraverso gli sportelli dei centri per l'impiego e l'Inps, ma la procedura non è ancora pronta.

Come e dove fare domanda per il bonus da 350 euro

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Il Supporto per la formazione e il lavoro, introdotto con il cosiddetto decreto Lavoro 2023, sarà attivo solo a partire dal 1° settembre. Per accedere al contributo economico bisognerà presentare una apposita domanda telematica, tramite la medesima piattaforma attivata per l’Assegno di inclusione, si legge sul sito del ministero del Lavoro. Poi il richiedente dovrà sottoscrivere, mediante la piattaforma del Sistema informativo per l'inclusione sociale lavorativa (Siisl) - al momento non ancora attiva - il patto di attivazione digitale in cui il beneficiario si impegna a presentarsi alla convocazione del servizio per il lavoro competente per la stipula del patto di servizio. Non appena la richiesta verrà accettata dall’Inps, il richiedente verrà convocato dai servizi per il lavoro per sottoscrivere un patto personalizzato e potrà così ricevere offerte di lavoro o inserirsi autonomamente in percorsi di formazione. Una volta iniziato il corso riceverà il tanto atteso sussidio, ci vorrà del tempo però anche perché mancano ancora i decreti attuativi per l’attivazione della piattaforma Siisl.

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